Dialogo 1 – Una bella giornata per fare gita. E' la mattina del giorno del compleanno di Li Ming, lui è ancora a letto. Personaggi: L – Li Ming, M – la mamma di Li Ming
M: Sveglia, Li Ming e tanti auguri per il tuo compleanno!
L: Grazie, mamma. Mi alzo subito. Che tempo fa oggi?
M: Fa bel tempo. Il cielo è sereno e l'aria è tiepida: è proprio una bella giornata autunnale.
L: Che bellezza! Sono proprio contento: ieri è stata veramente una brutta giornata. Che tempaccio! Un tempo da lupi: pioggia, vento, freddo.
M: Per fortuna il vento ha portato via le nuvole e il brutto tempo. Parà ed io abbiamo pensato di fare una festa per il tuo compleanno. Oggi è domenica. Si può andare a fare una gita in campagna insieme con i tuoi zii e cugini…
L: Grazie, mamma. Andiamo alla Grande Muraglia. Ho gran voglia di vedere foglie rosse autunnali e scalare monti.
M: Allora, andiamo a Badaling, un tratto ben conservato della Grande Muraglia, dove il paesaggio è incantevole. Poi, là ci sono anche dei buoni ristoranti, in uno dei quali possiamo anche organizzare la festa del tuo compleanno.
L: Che idea meravigliosa! Ma farà bel tempo per tutto il giorno?
M: Ah, sono le otto e mezza. E' ora di ascoltare le previsioni del tempo. Accendiamo il televisore.
Dialogo 2 – Che tempo fa?
- Che tempo fa?
(Come è il tempo? Come è la giornata?)
- Fa bel tempo (E' bel tempo. E' una bella giornata), il cielo è sereno, non si vede neppure una minima nuvola.
- Che tempo fa?
- Fa brutto tempo (è brutto tempo), piove forte, tuona e lampeggia e persino è grandinato poco fa; è veramente un temporale spaventoso. Vedi, quel povero albero è stato fulminato.
- Che tempo fa?
- Fa caldissimo (è caldissimo). Ma non fa soltanto un caldo canicolare, l'aria è anche molto umida ed afosa.
- Che tempo fa?
- Fa freddissimo (è freddissimo), il termometro indica venti gradi sotto zero (meno venti), fuori tutto è gelato, la città e la campagna sono coperte di neve e di ghiaccio.
- Che tempo fa?
- Il cielo è nuvoloso e fra non molto tempo sarà tutto coperto, penso che pioverà.
Raccontino – Le quattro stagioni, il clima e le attività preferite in Italia.
Secondo il calendario solare, in Italia la primavera comincia il 21 marzo e finisce il 22 giugno; l'estate comincia il 22 giugno e finisce il 23 settembre; l'autunno comincia il 23 settembre e finisce il 22 dicembre; l'inverno comincia il 22 dicembre e finisce il 21 marzo.
Il clima varia da stagione a stagione e da regione a regione. Rispetto all'Italia meridionale, in inverno fa più freddo nell'Italia settentrionale e spesso cade una nebbia molto densa, soprattutto a Milano. Nelle zone di alta montagna, il clima è rigido e nevica frequentemente. Nel mezzogiorno il clima è mite, in estate è molto caldo, però in inverno non nevica quasi mai. In primavera, a volte piove. Ma piove più spesso in autunno.
In primavera e in autunno, quando non fa né caldo né freddo, durante i giorni festivi, si preferisce andare in campagna o in montagna a respirare aria fresca ed a godere della natura fiorita o fruttuosa.
In estate e in particolare durante il ferragosto ci si reca volentieri al mare, dove si può nuotare, si può prendere il sole e nello stesso tempo, si può evitare anche il disagio che ci porta la canicola.
In inverno fa freddo, soprattutto nel Nord dell'Italia, si preferisce senz'altro rimanere a casa, accanto al camino a prendere un bicchiere di vino chiacchierando. Ma molto giovani sportivi vanno spesso in montagna a sciare, perché lo sci è uno sport sano ed interessante che ci permette un contatto diretto con la natura.
Civiltà e usanze – Quando si abbraccia e quando si stringe la mano?
Quando i parenti e gli amici si incontrano, si abbracciano. Di solito due donne o un uomo e una donna si baciano pure fra loro: un bacio per ogni guancia. Invece se si incontrano due uomini, più spesso, si abbracciano battendosi leggermente la mano sulla schiena l'uno con l'altro.
Quando si incontrano persone che si danno del Lei, si stringono la mano (con più persone, si evita di incrociare le mani) salutandosi reciprocamente, ma in questo caso non dobbiamo dimenticare di usare le parole signore, signora o signorina o vari titoli, per esempio: Buongiorno, professoressa Rossi! Buona sera, dottor Bianchi! Buongiorno, signor Presidente! Eccetera.